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martedì 3 aprile 2012

Dov'è la fregatura? (Parte 1)

© evgonetwork
L'auto elettrica è davvero la soluzione ai nostri mali? Salverà l'Italia dall'importazione di energia e farà bene all'ambiente? Ci farà risparmiare?

Se le cose saranno fatte come al solito da noi, non proprio: vediamo perché.

Impatto zero?

In Italia l'energia elettrica è fornita per il 75-80% da centrali termoelettriche (gas, carbone e olio). Se è vero che con le auto elettriche non vi sono emissioni dall'auto, vi sono però emissioni dalle centrali elettriche, situate intorno alle città: 5 in provincia di Milano, 4 in provincia di Torino, a Roma solo 2, ma ce ne sono altre 2 a Terni e Narni. Queste sono anche le città più inquinate, non a caso.

Efficiente?

Visto che l'80% dell'elettricità è generato dalle centrali termoelettriche, vediamo quanta energia di movimento queste producono dal combustibile utilizzato.

L'efficienza media delle centrali italiane è bassa, intorno al 35%. Vi è inoltre una dispersione di rete intorno al 7%, distribuita tra trasformatori e linee. La perdita di efficienza in ricarica delle batterie varia tra il 6% e il 15%, mentre invece il motore dell'auto elettrica ha un'efficienza intorno al 90%.

In totale ogni 100 unità di energia consumate all'origine, calcoliamo quelle trasformate in movimento:
35 in uscita dalla centrale, meno 6% togliendo le perdite dovute alla rete, meno 10% medio dovuto alla ricarica, meno 10% del motore fa 27. Il 73% dell'energia va disperso come calore nell'ambiente. Per confronto, un diesel ogni 100 unità di energia consumate ne trasforma 40 in movimento e un motore a benzina circa 25.

Ovviamente, il discorso cambierebbe se l'elettricità fosse prodotta da rinnovabili per l'80%.

Continua...

Nella seconda parte connettori e tempi di ricarica

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