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sabato 14 aprile 2012

Dov'è la fregatura? (Parte 2)

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Ricarica

Vari tipi di connettori...
La ricarica delle auto elettriche, attualmente, richiede dalle 6-8 ore con un caricatore a 16Ampere e 230V, ossia la corrente di casa normale. Con una trifase, a 16A, si scende a 2-3 ore. I più moderni caricatori, a 500V e 125A impiegano 20-30minuti. Immaginate la coda ai posti di ricarica... Fare il "pieno" di corrente, quindi diventa improponibile in viaggio, a meno di essere in vacanza.

Occorrerebbe avere delle stazioni di posta dove lasciare le batterie esaurite, e ritirarne altre cariche. Ma allora dovrebbero esserci batterie di pochi tipi, standardizzati, e facilmente estraibili, e non è il trend attuale.

Non parliamo poi dei connettori di ricarica: ne esistono almeno 3 tipi, più i vari caricabatterie a corrente continua...

Climatizzazione

Ecco un vulnus poco noto: l'aria condizionata prosciuga le batterie, riducendo sensibilmente l'autonomia. Pensate a quelle belle code sotto il solleone, al caldo... O anche al freddo: non avendo un motore termico, anche scaldare l'aria prosciuga le batterie... E sia per le auto elettriche che per le altre, migliorare l'isolamento termico e usare vetri isolanti migliorerebbe le performance.

Disponibilità dei materiali

Un altro aspetto di cui tener conto è che il litio, principale componente delle batterie, è un elemento chimico, non sintetizzabile, ed è concentrato in pochissimi paesi: la Bolivia da sola ne possiede più di un quarto del totale mondiale.

Conclusioni

Per ora, la sostituzione dei veicoli a combustione interna con i veicoli elettrici resta un bel sogno. C'è bisogno di nuove tecnologie per le batterie, ma soprattutto di nuovi stili di vita e di trasporto di massa.



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